lunedì 27 luglio 2015

LA LEGITTIMA DIFESA DEI PARMIGIANI CONTRO L0INCENERITORE: BOICOTTARE IREN


           Enia, la multidannosa società per azioni che sotto il nuovo nome di Iren ha costruito - con finalità meramente speculative, con l'appoggio dello sputtanatissimo Partito Democratico e incurante della protesta popolare -  il "mostro" nel quartiere Spip, a due passi dalla Barilla e a un tiro di schioppo da piazza Garibaldi, non smette di avanzare richieste provocatorie. L'ultima ella serie, sul tavolo del nuovo presidente sinistrorso dell'ente inutile  provinciale Fritelli (per fortuna Bernazzoli dopo essere stato clamorosamente trombato alle elezioni comunali è scomparso dalla circolazione) è quella di aprire le porte dell'inceneritore ai rifiuti provenienti da tutta Italia per bruciare quelle 195 mila tonnellate di rifiuti per poter trarre il massimo profitto col massimo danno della salute dei cittadini. Una eventualità, quella di attrarre rifiuti da fuori provincia,  negata a suo tempo con sdegno sia da Enia che dai suoi padrini politici del Pd, insieme al volgare ricatto  (benefici economici per compensare un'aria da respirare più appestata) di una diminuzione delle tariffe sulla raccolta rifiuti che già all'epoca erano di gran lunga superiori a quelle praticate nelle limitrofe  provincie   di Piacenza e Reggio Emilia. Un volgare ricatto anche truffaldino perché nella realtà , dopo l'entrata in funzione del "mostro" è aumentata solo l'insalubrità dell'aria a fronte della quale non si è vista alcuna diminuzione della bolletta rifiuti che, addirittura, pare sia in procinto di essere gonfiata.
Gli avvocati De Angelis e Allegri - rimasti da soli a lottare contro il "mostro", dopo che il sindaco Pizzarotti e la sua Giunta di grillini rinnegati hanno dimenticato anche in questo campo le promesse elettorali che avrebbero dovuto vederli rivoluzionariamente a protezione dei legittimi interessi  dei cittadini, anziché fiancheggiatori, di fatto, degli illegittimi interessi dei poteri forti - hanno riesumato un solenne proclama, esternato alla città a pagamento, coi nostri soldi, sul foglio mortuario degli industriali (vedi foto a lato), nel quale si assicurava  la totale innocuità del "mostro" e si garantiva la riduzione della esosa bolletta dei rifiuti. Balle, naturalmente, sia quelle  sul mancato inquinamento atmosferico, sia quelle che facevano leva sul portafoglio sempre più sgonfio dei parmigiani, dell'alleggerimento della supertariffa imposta a fronte di una raccolta rifiuti che, producendo enormi utili a questa multiinutility, dovrebbe essere retribuita e non tassata. 
 L'ingordigia di questi signori (alimentata, come detto, da un sostanziale disco verde di questa amministrazione grillina, al di là delle inutili foglie di fico di preannunciati cortei sempre più fini a se stessi), però, non ha limiti e e travalica anche il più comune senso del pudore. Adesso vogliono ammorbare i nostri polmoni, quelli dei nostri bambini e dei nostri anziani con un supplemento di inquinanti, anche cancerogeni, provenienti dal rudo prodotto fuori dai nostri confini. E i parmigiani, questa volta devono opporre un no senza se e senza ma.
E se le carte da bollo chegli avvocati De Angelis e Allegri non sortiranno anche questa volta alcun effetto, stante la complicità di Tribunali sempre più compromessi e asserviti ai desiderata dei poteri forti, i cittadini dovranno fare da soli, ricorrendo al legittimo strumento della legittima difesa. Uno strumento non ancora abrogato in questa Repubblica delle Banane che dalle leggi ad personam di Berlusconi, a quelle ridicole sugli appalti, fino all'ultima "Sblocca Italia" ha saputo produrre solo normative per alimentare la corruzione nella pubblica amministrazione.
Se ancora una volta leggi e i tribunali daranno ragione a lor signori (e ai loro sodali del Pd), la risposta dei cittadini alla prepotenza istituzionale  dovrà esprimersi nel boicottaggio di Iren, una società sostanzialmente privata che miete utili sulla pelle della gente.    Voce 30.06.15              

Nessun commento:

Posta un commento